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CORRENTI ALTERNATE

mostra nell’agosto 2013
San Donato Val di Comino (FR)
Sala dell’Antico Municipio

Bruno Marcucci, Nevio Mengacci
Vittorio Messina, Luigi Stoisa

a cura di Bruno Corà e Aldo Iori
coordinamento Anna Cautilli

Stralcio dal catalogo da Bruno Corà:

“Di Marcucci si ha l’opportunità di traguardare una diversificata morfologia di pittura che ha un archetipo germinale nella forma-volume dell’iceberg, vale a dire con un’entità di natura di cui si percepisce una parte mentre l’intero, mai osservabile, è assai più complesso e vasto. La vista è chiamata a vedere e a immaginare con la consapevolezza che ciò che guarda è una parzialità e che l’invisibile è molto più ampio e più importante come in un albero le radici, Il richiamo di Marcucci a uno dei capisaldi della coscienza critica dell’arte contemporanea - l’invisibile -  che è l’essenza della pittura, come postulò già nel Trecento Cennino Cennini, non è esente dal fornire simultaneamente forme, fogge, colori e composizioni che “vestono”, cioè che si offrono alla percezione, sulla linea d’azzeramento di un orizzonte ambiguo, instabile e incerto come una “fata morgana”. Marcucci, dunque, unifica il proprio discorso di immagini con una sola traccia di svolgimento sopra e sotto quell’unico traguardo. Un solo registro, pertanto, con innumerevoli provocazioni al distanziamento da esso.”

Stralcio dal catalogo da Aldo Iori:

“Le opere di Bruno Marcucci sollecitano anch’esse l’osservatore ad attuare una modifica del proprio orizzonte visivo e propongono, con l’unione di episodi pittorici dalla forte liricità, un paesaggio senza possibile fine nel quale ogni elemento, come una particolare notazione musicale o poetica, presenta una propria individualità qualitativa. Il tempo dellla visione è posto sul sottile confine tra il particolare e il totale e tra la mano che esegue e l’occhio che osserva.”

 

San Donato
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