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Testo per una mostra a Rimini
[...] Il colloquio iconico – spaziale con un’architettura inizialmente destinata al sacro consente fra l’altro a Marcucci di orchestrare i suoi contenuti formali in senso auratico. Nel nucleo di una luce invisibile egli dispone infine i tasselli del suo teorema pittorico, nonché la volontà di indicare i poli, la pietra d’angolo, le fondamenta di un edificio virtuale che nasconde il proposito filosofico del pensiero artistico nella sua valenza speculativa. [...]

Fulvio Abbate    Roma , 1991

 

© 2009 Bruno Marcucci